Siciliano, pregiato, corposo, deciso. In una parola: Cosacavaddu. Lo abbiamo assaggiato per voi!
Formaggio di antichissima tradizione, si ritiene infatti che la sua produzione sia iniziata intorno al 1400, il Cosacavaddu Rausanu è un raffinato prodotto riconosciuto e inserito nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf).
Protagonista indiscusso della cucina mediterranea, il Cosacavaddu si fa apprezzare in special modo per il suo incredibile gusto corposo, ricco e pieno, poiché prodotto con latte intero e crudo di vacche modicane, cresciute nei pascoli dell’altopiano ragusano, trattato con caglio di pasta di capretto o agnello. Nello specifico, il territorio interessato comprende la splendida Contea di Modica ed in particolare l’intero territorio della provincia di Ragusa e del versante sud-est dei Monti Iblei, relativamente alla provincia di Siracusa.
All’assaggio, le caratteristiche principali che immediatamente si riscontrano sono la pasta filata dura, il sapore deciso e il forte aroma, che persistono nel palato anche dopo la degustazione.
La forma tipica a parallelepipedo del Cosacavaddu Rausanu si ottiene modellando la pasta nella “mastredda”, piano di legno, in cui resta per una giornata intera prima di essere messa in salamoia. Dopo la salatura, le forme di Cosacavaddu si legano a due a due con le “liame”, cordicelle molto sottili, e si mettono a cavallo delle travi di legno. È proprio questa tecnica di invecchiamento a dare il caratteristico nome al formaggio, che letteralmente significa “Cacio a cavallo”.
La stagionatura può variare dai 3 ai 13 mesi, dando luogo ad un prodotto semi stagionato o stagionato.
Per esaltarne la tradizione ed il pregio, amiamo abbinarlo con del vino proveniente dalla sua terra, la Sicilia: Nero d’Avola, Merlot, Syrah e Cerasuolo di Vittoria; in particolare, consigliamo del bianco per il Cosacavaddu semi stagionato e del rosso per quello stagionato.